Erice, tra i borghi medievali più belli d'Italia, si trova in provincia di Trapani, Sicilia. Sorge su un altopiano protetto da antiche mura ciclopiche, tali da formare una pianta a triangolo equilatero. La cinta muraria di Erice è antichissima e costituisce una vera e propria opera di ingegneria militare a difesa della città.
Prima di raccontarvi cosa visitare a Erice, lasciatemi dire ancora qualcosina su questo luogo incantato!
L'origine del nome ha radici antiche e mitologiche, Erice, dal figlio di Venere e Bute. E poi ancora da Aceste ed Elimo, è per questo che viene chiamata il Monte del mito.
Le numerose leggende e la forte carica mistica di questo luogo, rendono Erice ancora più suggestiva durante una giornata di nebbia.
Erice dista 15 km da Trapani e si trova a 750 metri sul livello del mare, in una splendida posizione panoramica grazie alla quale nelle giornate limpide è possibile vedere persino l’Etna all’orizzonte.
Oggi è famosa per il prestigioso Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fondato nel 1963, che la qualifica come Città della Scienza per la Pace.
In questo piccolo comune dal fascino senza tempo, sono presenti numerose chiese, innalzate dalle varie dominazioni che si sono susseguite negli anni: Normanni, Svevi, Aragonesi. Erice è infatti conosciuta anche come la Montagna del Signore.
Oltre che con l'auto, è possibile raggiungere Erice in 10 minuti con la funivia, un percorso di 3099 mt.
Cosa Visitare a Erice, Trapani
Una volta arrivati ad Erice, vi consiglio di acquistare il biglietto che costa 5 euro e vi consente di visitare i siti culturali più importanti (ingresso al Castello non compreso). Con solo 1 euro è possibile acquistare la guida della città-museo “A friendly walk around Erice”.
In questo borgo, che ha conservato intatte la sua storia e tradizioni, sembra che il tempo si sia fermato ed è avvolto da un fascino senza confini.
Ecco i miei consigli su cosa visitare a Erice:
- Porta Trapani, risale al XII secolo, originaria della cinta muraria elimo-punica, era una delle tre porte di accesso alla città. Il suo nome è dovuto dall'esposizione verso Trapani.
- La Torre di Re Federico, torre antichissima, sembra risalire alle guerre puniche. Fu ricostruita alla fine del 200 da Federico III d’Aragona. Alta 28 metri si raggiunge la sommità con una scala di 108 gradini.
C. Corteggiani, Madonna di Custonaci, olio su tela, 1892
- La Chiesa Madre o Real Duomo in stile gotico chiaramontano, chiesa edificata dal Re Federico III di Aragona nel 1314, con materiale proveniente dal tempio della Venere Ericina. Il campanile ed il piccolo portico gli conferiscono un aspetto unico e monumentale.
- Il Castello di Venere, costruito nel XII secolo dai Normanni sull'area del Tempio della dea Venere. Le mura del tempio furono edificate, secondo la mitologia greca, dallo stesso Dedalo.
- I Giardini del Balio: questi bellissimi e curati giardini si snodano intorno al Castello di Venere e ne fanno da cornice. Famosi soprattutto per la vista mozzafiato su Trapani, le Egadi, il Monte Cofano ed il suo golfo.
La zona è molto ventosa, consiglio sempre di portare una giacca a vento.
- La Chiesa di San Giuliano, edificata dal Gran Conte Ruggero nel 1076 in ringraziamento a San Giuliano per il soccorso prestatogli nell’assedio del Monte ancora in mano musulmana. Erice mantenne fino al 1936 il nome di monte San Giuliano. Particolarità di questa Chiesa sono i “Misteri”, ovvero gruppi statuari che rappresentano le gli ultimi istanti della vita terrena di Gesù, così come sono proposti nella pratica cristiana del Santo Rosario. Realizzati in legno dagli artigiani trapanesi, i costumi delle statue seguono la moda spagnola della fine del 1600.
- Il Quartiere Spagnolo, sorge sullo sperone a nord della montagna che sovrasta l’intero agro ericino. Costruzione iniziata nel XVII secolo per ospitare una guarnigione di soldati spagnoli, non è stata mai ultimata.
- Le Mura Ciclopiche, la cinta muraria di Erice è antichissima e rappresenta un’opera di ingegneria militare a difesa della città. Il tratto più antico e meglio conservato è quello di Porta Spada (VIII secolo a.C.)
- I Ruderi del Monastero del SS. Salvatore, edificio che si estende su circa 1700 mq, apparteneva nel XIII secilo alla famiglia Chiaramonte. Nel 1292 il Conte Enrico lo donò alle Benedettine per trasformarlo in un monastero.
G. Curatolo, San Martino a cavallo e il povero, legno intagliato e policromo, sec. XVI
- La Chiesa di San Martino, fu edificata da Ruggero il Normanno. Secondo la tradizione in questa Chiesa si portavano i Re quando venivano ad Erice e si radunavano i Magistrati.
- La Chiesa e Monastero di San Pietro, del XIV secolo. Al suo interno si presenta con una pianta ellittica che mostra chiari riferimenti a Bernini e Borromini.
- All’esterno delle Torri del Ballo si può ammirare un bellissimo panorama e la vista su Torretta Pepoli (visita a parte).
La Torretta è in stile moresco, costruita intorno al 1870 per volere del conte Agostino Pepoli. In quegli anni fu ritrovo di uomini di cultura. Dopo i lavori di restauro terminati nel 2014, la Torretta è diventata Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo.
Al suo interno, troviamo un museo interattivo multimediale, in cui attraverso la voce del Conte Pepoli, viene raccontata Erice con la sua storia e tradizioni.
Mentre passeggiate per le stradine in pietra di uno dei borghi più incantevoli d'Italia, godetevi il relax e lo shopping in una variopinta moltitudine di negozietti, dove l'artigianato fa da padrone.
Qui trovi la guida Trapani e dintorni in 5 giorni, e qui cosa vistare a Trapani centro storico in un giorno
Dove e Cosa Mangiare a Erice
Il bello della Sicilia, è che all'esperienza culturale e storica può sempre affiancarsi quella gastronomica.
Dopo l'itinerario a piedi su cosa visitare a Erice, vi consiglio 3 posti dove guastare le delizie del posto:
>>> Per una dolce sosta, il posto migliore è sicuramente la Pasticceria di Maria Grammatico, dove assaggiare le “Genovesi” dolcetti tipici ericini, ma anche biscotti, crostate e dolci vari. Non ho trovato una sola cosa che non mi piacesse!!! All'interno c'è un delizioso giardino all'eprto, dove potersi rilassare gustando le specialità della casa.
>>> Per una sosta salata, invece, vi suggerisco L’Oasi del gusto in via Vittorio Emanuele 11, dove mangiare le arancine più buone mai provate, vi consiglio quelle allo speck e pistacchio!
Non avevo più spazio, ma anche gelato e granita sembravano molto invitanti.
>>> Storico forno che si trova all'inizio del borgo, ordinate il pane cunzato, specialità di Trapani: pane di grano duro cotto a legna con pomodori, pecorino, olio, acciughe.
Vi lascio il percorso su Google Maps
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3 commenti
Ciao, ho provato a cercare il forno storico di cui scrivi, ma non lo riesco a trovare. Mi riesci a dare il nome o qualche informazione in più?
Ciao Benedetto, grazie per essere passato di qui. Considera che ci sono stata 2 anni fa e purtroppo non ho segnato il nome, non credo avesse un’insegna. Ti posso dire che si trova all’inizio del borgo, ingresso principale. Bisogna prendere una stradina sulla sinistra che viene segnalata da un’insegna con su scritto “pane cunzato”. Il forno è abbastanza spartano, ha dei tavolini esterni dove gli alberi creano una piacevole ombra.
Comunque se chiedi ad un locale, il borgo è così piccolo che sicuramente sapranno indicarti l’antico forno.
Mi dispiace non poterti dare indicazioni più precise!