L'accessibilità web non è un concetto astratto o riservato ai web designer: riguarda ogni parola, colore, spazio e interazione.

Quando parliamo di accessibilità nella comunicazione online, intendiamo la creazione di testi e contenuti visivi chiari, leggibili e comprensibili da tutte le persone, incluse quelle con disabilità visive, motorie o cognitive.

Come web copywriter, so quanto la tipografia e la leggibilità influenzino la fruizione dei contenuti. La scelta di un font troppo decorativo, una dimensione sbagliata o un contrasto insufficiente possono trasformare un buon testo in qualcosa di difficile da leggere e da capire.

Lo stesso vale per gli elementi interattivi: un pulsante con poco contrasto tra colore del testo e sfondo non è leggibile e perde la sua funzione principale, quella di essere cliccato.
Oppure un menu di navigazione con colori sbagliati o caratteri troppo piccoli diventa inutilizzabile, e invece di orientare chi visita il sito finisce per confonderlo.

L'accessibilità digitale non riguarda solo i siti web, ma anche blog, e-commerce, newsletter, landing page, social media, podcast, form e video.

In questa guida trovi gli elementi chiave per rendere accessibili testi e contenuti digitali, con esempi pratici e consigli utili per migliorare la leggibilità dei tuoi contenuti digitali e, quindi, l'esperienza utente.

 

donna al computer che legge un articolo su accessibilità web e tipografia

Indice dei contenuti:

 

Cosa significa accessibilità sul web?

Accessibilità web significa rendere un sito, un'interfaccia, un testo o una grafica fruibile da tutte le persone. Un sito o un contenuto accessibile è chiaro, leggibile e navigabile senza ostacoli. Ecco qualche esempio:

  • leggere un testo senza dover decifrare un font complesso
  • trovare subito il senso di una frase grazie a periodi brevi e lineari
  • distinguere bene titoli e paragrafi per orientarsi nel contenuto
  • riconoscere link e pulsanti grazie a testi descrittivi
  • capire il messaggio senza ambiguità o tecnicismi inutili
  • distinguere i colori tra sfondo e testo, grazie al giusto contrasto

Progettare contenuti accessibili significa anche includere:

  • Persone con disabilità visive o uditive;
  • Chi ha disturbi specifici dell'apprendimento o neurodivergenze;
  • Chi ha difficoltà legate all'età.

Una buona fetta della popolazione italiana convive con una qualche forma di alterazione neuro-cognitiva o sensoriale. ADHD, epilessia, daltonismo, DSA, presbiopia, solo per citarne alcune.

Cosa succede se una persona incontra degli ostacoli nei tuoi contenuti? Li abbandona!
Dobbiamo sempre ricordare che scriviamo per essere letti, compresi e utili e che non stiamo scrivendo un diario segreto!

Quali elementi coinvolge l'accessibilità web?

L'accessibilità web coinvolge tanti aspetti, come:

  • tipografia
  • dimensioni dei caratteri
  • contrasti tra i colori
  • chiarezza dei testi
  • posizione, dimensione e colori degli elementi interattivi: pulsanti, menu, form
  • elementi visivi chiari e riconoscibili: icone, immagini, video
  • spazi e distribuzione dei contenuti

In questo articolo li approfondiamo tutti con esempi pratici.

Perché l'accessibilità web è importante?

Un contenuto accessibile:

  • raggiunge più persone
  • migliora l'esperienza online
  • riduce l'abbandono di siti e pagine (sì, anche sui social!)

L'accessibilità web passa dai font: come scegliere quelli giusti per testi chiari e leggibili

Parliamo di accessibilità web e tipografia. Il font incide su come chi legge percepisce e comprende il testo online. Non è solo un dettaglio estetico o un modo per comunicare la propria personalità.

Vediamo:

  • quali sono i tipi di font;
  • quali sono più adatti a titoli e corpo del testo.

1. Font Serif

Eleganza con grazie: i Font Serif hanno tratti decorativi terminali delle aste delle lettere. Sono molto usati nella stampa. Nel web sono consigliati per i titoli e headline/intestazioni.

Alcuni Font Serif: Times New Roman, Garamond, Merriweather, Lora, Noto Serif, Josefine Slab

esempi di font serif

2. Font Slab Serif

I Font Slab Serif sono una variante dei Font Serif, con forme angolari, arrotondate o smussate tra cui scegliere. Per un aspetto audace e sicuro.

Consigliati per titoli, headline, CTA.

Alcuni font Serif: Aleo, Bitter, Bree Serif

esempi di font slab serif

3. Font Sans Serif

I Font Sans Serif, ovvero senza grazie. Sono moderni e lineari.
Ottimi per schermi, chiari anche a piccole dimensioni. Ideali per il corpo del testo. Puoi usarli per tutti i tipi di testo.

Alcuni font Sans Serif: Arial, Roboto, Source Sans Pro, Poppins, Helvetica, Public Sans.

 

esempi di font sans serif

 

4. Font Monospazio

Font Monospazio o a spaziatura fissa: ciascun carattere occupa la stessa quantità di spazio orizzontale.
Sono i caratteri delle macchine da scrivere, quelli utilizzati dalle prime stampanti per computer.

Come usarli nei tuoi testi per contenuti accessibili, chiari e leggibili:

  • Titoli: sì, se vuoi un tocco tech o minimal
  • Corpo testo: risultano rigidi, poco leggibili e stancano l'occhio
  • CTA: possono risultare meno calde e invitanti
  • Header (intestazione)/menu: solo se il brand ha uno stile tech

 

esempi di font monospazio

5. Font Script

I Font Script imitano la calligrafia in corsivo. Per un aspetto fluido, elegante o artistico.
Da usare per brevi porzioni di testo a causa della scarsa leggibilità: titoli brevi o accenti grafici.

Alcuni Font Script: Lobster, Pacifico, Great Vibes, Playlist Script

 

esempi di font script

6. Font Handwriting

I Font Handwriting simulano l'imperfezione della scrittura a mano. Sono spontanei ed espressivi. Ideali per comunicare in modo informale e intimo.
Da usare per brevi porzioni di testo a causa della scarsa leggibilità: titoli brevi o accenti grafici.

 

esempi di font handwriting

 

Qual è la differenza tra i Font Script e i Font Handwriting? Entrambi imitano la calligrafia, i primi sono più formali e strutturati; i secondi sono più informali e personali.

7. Font Decorativi/Fantasy

I Font Decorativi o Fantasy hanno contorni irregolari o taglio eccentrico. Lettere arricciate, asimmetriche o arricchite da disegni e fantasie.

Sono usati per scopi specifici:

  • effetti grafici interessanti;
  • enfatizzare;
  • dare un tocco unico a un progetto.

esempi font decorativi   esempi font decorativi e fantasy

 

Un buon font non si nota: fa notare il contenuto

Un font rende un sito o un contenuto accessibile quando è chiaro, leggibile e navigabile senza ostacoli:

  • leggere un testo senza dover ingrandire le lettere
  • riconoscere subito accenti e caratteri speciali
  • distinguere bene grassetto e corsivo
  • capire subito titoli e sottotitoli
  • seguire il contenuto senza sforzo

Font e accessibilità: cosa controllare prima di sceglierne uno

Un buon font non è solo una questione estetica: influenza leggibilità, comprensione e persino l?indicizzazione del tuo sito (SEO) perché migliorano le prestazioni e l'esperienza utente. Immaginavi che un font avesse tutto questo potere?

In questa checklist pratica vediamo: 

  • cosa controllare prima di sceglierne uno;
  • come capire se quello che hai scelto o usi è accessibile.

1. Verifica le varianti disponibili

  • Grassetto e corsivo: servono per dare ritmo al testo e non tutti i font li supportano.

  • Maiuscolo con accenti: alcuni font non li prevedono. Se scrivi È e appare E' con l'apostrofo, stai commettendo un errore grammaticale.

2. Testa la leggibilità

  • Leggi il testo in dimensioni diverse (anche su mobile);
  • Controlla che lettere simili (O/0, I/l/1) siano distinguibili;
  • Verifica il contrasto tra font e sfondo: anche il font più bello diventa illeggibile se i colori non funzionano.

3. Scegli font ottimizzati per il web

I Google Fonts sono la scelta più semplice e sicura perché:

  • sono gratuiti e open source
  • garantiscono velocità di caricamento (leggeri e ottimizzati)
  • sono compatibili su tutti i browser e dispositivi
  • supportano la SEO, perché un sito veloce e leggibile migliora l'esperienza utente
  • offrono un'ampia libreria di font per titoli, testi e micro-copy

4. Definisci una gerarchia tipografica

Non serve usare dieci font diversi.

  • 1 font per i testi lunghi: Sans Serif, chiaro e pulito;
  • 1 font per titoli e sottotitoli: anche più espressivo, ma sempre leggibile;
  • Stessa famiglia tipografica = più coerenza e armonia visiva.

5. Fai prove reali

Prima di decidere, guarda il font dentro il tuo sito o contenuto, non solo in un mockup. Testalo su:

  • desktop e mobile
  • blocchi di testo lunghi
  • titoli in maiuscolo
  • pulsanti e call to action

In sintesi: un font accessibile deve avere tutte le varianti utili (grassetto, corsivo, maiuscolo con accenti), essere leggibile in qualsiasi contesto e garantire velocità di caricamento. Con i Google Fonts hai già metà del lavoro fatto: pratici, sicuri e pensati per il web.

Come scegliere la dimensione del font

Il font è uno dei mezzi con cui entriamo in contatto con il nostro pubblico. Non lasciare nessuna persona indietro! Perché è proprio questo che succede quando non presti attenzione alla dimensione del font.

Un testo piccolo scoraggia la lettura. Considera sempre anche la grandezza dello schermo da cui verrà letto.

  • Sui social, dove la maggior parte delle persone legge da smartphone, un corpo testo di almeno 30px garantisce una buona leggibilità nelle grafiche.

  • Sul web (blog, siti e newsletter) è consigliabile un corpo di almeno 18px, adattando la misura al font scelto e alla resa visiva su desktop e mobile.

In sintesi, la dimensione del font è una scelta di accessibilità e rispetto per chi legge, non solo di design.

1. Esempio per Instagram

  • Titolo copertina: 80px
  • Titoli secondari: da 40px
  • Corpo del testo: da 30px

Su IG hai tutto questo spazio a disposizione, sfruttalo per farti leggere! Gli elementi grafici sono uno splendido contorno.

2. Esempio pratico per sito web: dimensioni font per desktop e mobile

Capire quali dimensioni usare per titoli e testo è una delle parti più delicate nella progettazione di un sito. La leggibilità non dipende solo dal font scelto, ma anche da come cresce in modo proporzionato tra un titolo e l'altro, e da come si adatta ai diversi schermi.

Nella grafica qui sotto trovi un esempio di scala tipografica per sito web, basata su un rapporto armonico (1.25) tra le dimensioni. Ti aiuterà a mantenere coerenza tra desktop e mobile, senza sacrificare l'equilibrio visivo né la leggibilità.

esempi di dimensione font per testi accessibili sul web

Ricorda di fare sempre una prova di lettura dal cellulare:

  • se strizzi gli occhi il testo è troppo piccolo;
  • se i titoli occupano mezzo schermo sono troppo grandi.

Coinvolgi parenti e amici di varie età per ricevere un riscontro autentico.

 

Accessibilità web e l'importanza di dimensioni, spaziatura, interlinea e margini

Gli spazi bianchi sono tuoi amici, non li temere! Il bianco non è mai vuoto: è ciò che fa respirare il testo e aiuta a leggerlo meglio. Per un testo ordinato e facile da leggere, lavora su:

1. Interlinea, lo spazio tra una riga e l'altra
2. Margini, il bordo che delimita i contenuti
3. Suddivisione del testo, spezza i blocchi troppo fitti

1. Interlinea

Lo spazio tra le righe fa una grande differenza in termini di leggibilità.

  • Troppo ravvicinata: le lettere si toccano o si accavallano, il testo sembra soffocare.
  • Troppo spazio: le righe risultano troppo lontane.
  • Ottimale: le righe respirano, il testo è leggibile e accessibile. Una buona interlinea rende la lettura più fluida e piacevole.

2. Margini

Un testo senza margini, inizia e finisce lungo il perimetro del contenitore. Il risultato? Disordinato, soffocante, difficile da leggere. Bisogna definire i margini sia per il testo che per i contenuti multimediali.

3. Suddivisione del testo

Suddividere il testo in paragrafi serve a evitare muri di testo: blocchi fitti di contenuto. Lascia uno spazio bianco ogni 3 o 4 righe, specie per la lettura da smartphone.

Ricorda: i testi per il web non si leggono come quelli su carta. L'obiettivo è essere chiari, utili e semplificare la vita a chi ci legge.

Trovi tutti gli esempi grafici nel carosello che ho pubblicato su Instagram

 

Colori e contrasto: quando la scelta cromatica diventa accessibilità web

I colori non servono solo a esprimere la proprio personalità o decorare un sito o le grafiche web: sono parte integrante dell'esperienza di lettura. Una combinazione cromatica ben studiata può rendere un testo chiaro e leggibile, mentre un contrasto insufficiente può trasformarlo in un ostacolo visivo.

Un esempio semplice? Nero su bianco è molto più leggibile di grigio chiaro su azzurro. Il motivo è il contrasto: quando testo e sfondo sono troppo simili, chi legge deve fare uno sforzo maggiore, e questo compromette l'accessibilità, soprattutto per chi ha disturbi visivi o legge da schermi con luminosità diverse.

esempi di contrasto colore tra font e sfondo per l'accessibilità web

Per garantire una buona leggibilità, tieni a mente alcuni consigli pratici:

  • Controlla sempre il contrasto tra testo e sfondo: usa strumenti gratuiti come Contrast Checker di WebAIM
    o Controllo contrasto di Adobe Color. Ti aiutano a verificare se i tuoi colori rispettano le linee guida WCAG. Vedrai che anche la dimensione del font e il peso fanno la differenza
  • Evita accoppiate a bassa leggibilità, come testo grigio su sfondo pastello o testo chiaro su immagini non opacizzate
  • Verifica la palette con simulatori per il daltonismo (come Coblis): potresti scoprire che alcuni accostamenti, per una parte degli utenti, diventano indistinguibili
  • Testa la tua palette su diversi dispositivi, perché la resa cromatica varia da uno schermo all'altro

Una palette accessibile non è meno bella: è più inclusiva, coerente e funzionale. E proprio questo la rende parte essenziale della comunicazione visiva e dell'accessibilità web.

Elementi visivi e leggibilità web

Le immagini, le icone e le grafiche non comunicano tutte allo stesso modo. Possono rafforzare un messaggio o, se usate male, creare confusione. L'accessibilità visiva serve proprio a garantire che ogni elemento grafico renda il contenuto più comprensibile, non più complesso.

1. Icone

Le icone funzionano solo se sono immediate e intuitive. Un simbolo astratto o poco riconoscibile può disorientare l'utente più di quanto lo aiuti.
Meglio scegliere icone universali, come la lente per la ricerca o la busta per l'e-mail, che mantengono lo stesso significato su ogni piattaforma.

2. Alt text

Ogni immagine dovrebbe avere un testo alternativo (alt text) che descrive in modo sintetico cosa rappresenta. Serve a chi utilizza screen reader, ma è utile anche per la SEO, perché aiuta i motori di ricerca a capire il contenuto visivo della pagina.
Un buon alt text è descrittivo ma essenziale: spiega l?immagine, non la interpreta.

3. Grafiche semplici

Anche la complessità visiva influisce sull'accessibilità. Effetti troppo elaborati, testi sovrapposti o colori con poco contrasto riducono la leggibilità. Un'infografica o una grafica social accessibile è chiara a colpo d'occhio, anche su schermi piccoli.

Ricorda che un elemento visivo accessibile completa il contenuto, non lo complica. Ogni immagine o icona dovrebbe aiutare a capire meglio, non costringere a chiedersi "cosa vuol dire"?

Elementi interattivi e accessibilità web

L'accessibilità non riguarda solo i siti web: vale anche per newsletter, social media e landing page. Tutti gli spazi in cui una persona può cliccare, compilare, aprire o navigare contano, perché ogni interazione è un punto di contatto con il tuo pubblico.

Menu di navigazione, pulsanti e form devono essere chiari, leggibili e facilmente utilizzabili.

Un menu intuitivo evita smarrimento: poche voci, ordinate per logica e scritte con parole comprensibili a chi legge, non a chi le ha create.

I pulsanti vanno resi visibili e riconoscibili anche su mobile: il colore deve staccare dal testo, le dimensioni devono essere sufficienti per un tap preciso, e la call to action deve essere esplicita: "Scarica la guida", "Iscriviti", "Contattaci".

Nelle newsletter e nelle landing page, la semplicità è ancora più importante: i form devono richiedere solo le informazioni essenziali, le label devono essere chiare e i messaggi di errore comprensibili.

Un pulsante poco visibile o un modulo complicato non sono solo fastidiosi: impediscono l?interazione.
L'accessibilità, anche qui, significa progettare esperienze semplici, inclusive e intuitive, in cui ogni persona possa leggere, cliccare e partecipare senza ostacoli.

3 errori comuni da evitare negli elementi interattivi

  1. Pulsanti troppo piccoli con basso contrasto colore
    Se non si capisce subito che è cliccabile, non lo cliccherà nessuno.

  2. Form troppo lunghi o complessi
    Ogni campo in più riduce le probabilità di completamento. Chiedi solo ciò che serve davvero.

  3. CTA vaghe o poco visibili
    "Clicca qui" non dice nulla. Meglio un invito chiaro e concreto, come "Scarica la guida" o "Prenota una consulenza".

Le WCAG in breve

Le WCAG, Web Content Accessibility Guidelines, sono le linee guida internazionali che stabiliscono quanto un sito web è accessibile per tutte le persone, incluse quelle con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.

Ogni criterio di accessibilità ha tre livelli di conformità: A, AA e AAA, in ordine crescente di rigore. Queste regole le puoi applicare anche per i contenuti su altri canali di comunicazione online.

1. WCAG livello A

È il livello base, cioè l'accessibilità minima che un sito deve garantire per essere considerato utilizzabile.
Consente la navigazione e l'interazione essenziale, anche per chi usa tecnologie assistive come screen reader o tastiera.

Esempi

  • Tutti i contenuti sono accessibili tramite tastiera, senza mouse
  • Le immagini hanno testi alternativi (alt text)
  • Le pagine non lampeggiano o si muovono in modo da causare disturbi visivi
  • I video non partono automaticamente

Livello A = minimo indispensabile per non escludere nessuna persona. Garantisce l?accesso, ma non sempre una buona esperienza d?uso.

2. WCAG livello AA

È lo standard più usato e raccomandato per siti professionali, pubblici o aziendali. Garantisce un buon livello di accessibilità per la maggior parte delle persone. Include tutti i requisiti del livello A + criteri aggiuntivi su contrasto, leggibilità, navigazione e comprensione.

Esempi pratici:

  • contrasto minimo testo/sfondo di 4.5:1
  • testi che si possono ingrandire fino al 200% senza perdere contenuto
  • pulsanti e link ben distinguibili
  • struttura semantica chiara: titoli, elenchi, paragrafi coerenti

In pratica: è il livello realistico e obbligatorio per enti pubblici e consigliato per tutti i siti professionali.

3. WCAG livello AAA

È il livello più alto e più rigoroso, pensato per rendere i contenuti accessibili.

  • Richiede contrasti ancora più forti (7:1)
  • Testi leggibili e semplificati
  • Sottotitoli e descrizioni audio per ogni contenuto multimediale
  • Nessun linguaggio figurato, metafore o ambiguità perché dev?essere comprensibile da ogni persona

In pratica: è molto difficile da raggiungere su tutti i contenuti di un sito, quindi spesso si applica solo a sezioni o pagine specifiche.

Sul sito WebAIM, si può facilmente verificare l'accessibilità web per quanto riguarda il contrasto tra sfondo, testi e icone. Influisce anche la dimensione del testo e il suo peso. Ti riporto un esempio qui sotto.

Esempio di accessibilità web per testi e icone

Questo significa che se hai già una palette colori e risulta non accessibile, dovrai cambiarla? Solitamente basterà aumentare il contrasto del colore e quindi scegliere una tonalità un po' più scura. Contattami per una consulenza personalizzata e troverò la soluzione più efficace in linea con le tue esigenze.


Conclusione

L'accessibilità web non è un dettaglio tecnico, bensì una scelta di comunicazione.
Significa pensare a chi legge, guarda, clicca o interagisce, e creare esperienze digitali che non escludano nessuna persona.

Tipografia leggibile, colori con contrasto adeguato, elementi visivi chiari e interazioni semplici: sono tutti aspetti che migliorano non solo l?usabilità, ma anche la percezione del brand. Un contenuto accessibile è più comprensibile, più efficace e più umano.

In fondo, scrivere e progettare per tutte le persone è il modo migliore per comunicare. Non mi stancherò mai di ripeterlo: scriviamo per comunicare, per essere letti, utili e compresi. Altrimenti? faremmo meglio a scrivere un diario segreto!

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Mi leggi per la prima volta? Ciao!

Sono Sabina, web copywriter freelance e consulente di comunicazione e marketing. Sono al fianco di freelance, libere professioni e piccoli brand dall'animo gentile in cerca di testi e una strategia personalizzata per lanciare o far crescere il proprio progetto online.

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